Impermeabilizzazione terrazza senza smantellare la pavimentazione esistente

Applicazione di resine pigmentate e antiscivolo

La terrazza oggetto del risanamento impermeabile da parte della Pavibeton Srl si trovava in condizioni tipiche di molte terrazze che dopo qualche anno di vita perdono la loro impermeabilità e, come conseguenza a ciò, iniziano ad avere problemi di infiltrazione attraverso la pavimentazione esistente.
Le conseguenze visibili di tali perdite sono le ben note tracce di acqua ed umidità al piano disotto, affioramento dei ferri di armatura dovuto all’ossidazione interna, fino ad arrivare ai pericolosi distacchi di parti di calcestruzzo ammalorato.

Lo studio del risanamento di tali terrazze può arrivare fondamentalmente a due soluzioni: la prima è una soluzione tradizionale consistente in uno smantellamento totale della pavimentazione, dei massetti e delle impermeabilizzazioni esistenti, con conseguenti tempi lunghi di lavorazione, creazione di disagi dovuti alle polveri, rumori e tutte le situazioni di un vero e proprio cantiere sul proprio terrazzo e la necessità di predisporre dei ponteggi per lo scarico delle macerie e carico dei materiali; la seconda soluzione è un intervento poco invasivo, con la possibilità di mantenere la situazione esistente e, dopo un adeguato trattamento delle piastrelle, un rivestimento impermeabile a basso spessore e basso peso, con l’utilizzo di resine innovative e di qualità, con le quali si può ripristinare l’impermeabilità del terrazzo e rifinire il tutto con una nuova pavimentazione continua, colorata, antiscivolo e anti raggi U.V.

Naturalmente la seconda soluzione era molto conveniente rispetto alla prima, sia per una questione di velocità di esecuzione, che di disagi e non per ultima, di minori costi globali.
Altra problematica tipica di queste terrazze era la presenza di numerosi vasi per la rigogliosa vegetazione che occupavano parte della superficie e che si sarebbero dovuti spostare dalla zona.

Per evitare il più possibile disagi, si è scelto di fare un intervento suddiviso in due parti, portando i vasi e le piante in una metà di terrazza, fare tutte le lavorazioni sulla parte libera e poi rispostare le suppellettili in tele zona e finire il lavoro sulla seconda metà raccordando alla fine il tutto.

La prima parte delle lavorazioni ha riguardato, come sempre nel caso delle resine, la carteggiatura delle superfici in ceramica e dei risvolti al verticale, oltre che la perfetta pulizia del canale di scolo delle acque.

Infatti le piastrelle sono state levigate e si è tolta la parte corticale che togliere sporco ed inquinanti vari e per aprire i pori della pavimentazione per aumentare l’aggrappo delle successive stesure di resina.

Una volta terminate le operazioni di preparazione, si è iniziata la fase di primerizzazione, ovvero la stesura della prima mano di un particolare tipo di resina che ha la funzione di andare ad agganciarsi perfettamente ai sottofondi esistenti.

L’utilizzo di resine a reazione veloce, ha permesso tempi di catalisi brevi e quindi la possibilità di operare sulla superficie per le successive stesure piuttosto velocemente.

Poi si è passati a trattare ermeticamente tutti i risvolti al verticale, tutti i perimetri e tutti i piedini in ferro dei parapetti, che sono stati realizzati in diverse mani di resina Kemperol metacrilata, inglobando un tessuto non tessuto in poliestere come armatura di rinforzo di queste delicate zone.

La ventennale esperienza operativa della Pavibeton Srl ha permesso una realizzazione pulita ed architettonica nel mettere in opera la resina in queste particolari condizioni, per avere un risultato estetico e pulito.

L’impermeabilizzazione è stata raccordata anche nei canali di scolo delle acque, in modo da essere un tutt’uno con la guaina già esistente in queste zone di deflusso.

Le parti delle terrazze su calcestruzzo, sono state a loro volta realizzate con resine della linea Kemperol di Kemper System, ma con prodotti tricomponenti autolivellanti, la cui stesura a spatola dentata assicura il giusto spessore di realizzazione per poter resistere nel tempo a tutte le azioni di usura e calpestio che una terrazza pedonabile sicuramente dovrà subire.

L’elevata flessibilità degli strati di resina mette al riparo dalle possibili e prevedibili dilatazioni termiche dei sottofondi, assicurando una resistenza a crack-bridging sia statico che dinamico.

Una volta catalizzati gli strati autolivellanti, si è proceduto a stendere lo strato finale colorato, con colore scelto dalla committente su tabella RAL. 

Il risultato finale è una pavimentazione decorativa ed impermeabile, resistente ad acqua, neve, grandine e sole, facilmente pulibile con i comuni detersivi per pavimenti, continua e senza fughe, il tutto a basso spessore, evitando tutti i disagi di una ristrutturazione tradizionale, senza demolizioni, senza produzione di macerie, di polveri o di rumori di sorta.

L’intervento è stato concluso in tempi piuttosto ridotti sul terrazzo posto al quarto piano di un edificio nel pieno centro di Milano.

 

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